CUORE, NOVE CONSIGLI PER AFFRONTARE L’AUTUNNO
Pregi e difetti delle mezze stagioni
Che cosa accade al nostro cuore nel passaggio dall’estate all’autunno?
Partiamo da due considerazioni banali ma confortanti. Primo: per fortuna le “mezze stagioni” ci sono ancora (anche se in Sardegna fino a tutto il mese di ottobre c’e’ ancora caldo!) e accompagnano il nostro organismo nei passaggi dall’estate all’inverno e viceversa, rendendoli graduali e dandoci il tempo di adattarci, a livello fisico e psicologico. Secondo: i disagi e disturbi collegati al cosiddetto cambio di stagione sono in genere lievi e passeggeri; in ogni caso, siamo alle prese con una fisiologica fase di transizione, per cui non è il caso di allarmarsi: semmai, è il caso di impegnarsi per contrastarne gli effetti negativi con comportamenti adeguati.
Consigli per l’autunno
Durante il passaggio dall’estate all’autunno, in particolare, dobbiamo fare i conti con diversi cambiamenti: ci dobbiamo adattare a un clima nuovo, a un rapporto diverso tra ore di luce che diminuiscono e ore di buio che aumentano, e alla ripresa della vita lavorativa con i suoi ritmi ben diversi da quelli del tempo delle vacanze e, naturalmente, al cambiamento del nostro stesso metabolismo.
Tra gli effetti di questi “passaggi” che potrebbero avere qualche ripercussione sullo stato di salute del nostro cuore, vanno annoverati lo stress psicofisico e l’incremento di ansia che ne può derivare, ma anche i disturbi della qualità del sonno: tipiche situazioni autunnali, ad esempio, sono la difficoltà a addormentarsi o la sensazione, pur dormendo, di non riposare abbastanza.
Per contrastarli, così come per contrastare quel senso più generalizzato di stanchezza tipico del periodo autunnale, possiamo mettere in campo diversi comportamenti e accorgimenti. Ad esempio:
- lasciare qualche giorno tra il rientro dal luogo di vacanze e la ripresa dello studio o del lavoro;
- affrontare la ripresa delle attività lavorative con gradualità, evitando di affrontare tutto e subito come se dovessimo “metterci avanti” sulla stagione, sia a casa, sia al lavoro;
- alternare momenti di lavoro, studio o altre attività impegnative a momenti rilassanti;
- non cedere alla sedentarietà, ma anzi dedicare tempo all’attività fisica o a qualche passeggiata (meglio se all’ora di pranzo, che coincide in genere con la fascia della giornata in cui il clima è più mite);
- introdurre, o riprendere, un’alimentazione equilibrata e disintossicante;
- evitare di cercare conforto nel cibo e di assumere pasti serali troppo impegnativi; limitare il più possibile alcol, caffeina e cibi speziati;
- non esporsi ai colpi d’aria e agli sbalzi di temperatura tipici dell’autunno: vestirsi a strati aiuta a non sudare durante il giorno e non prendere freddo di sera, cioè a non stressare troppo l’organismo;
- adottare ritmi regolari, cercando di andare a dormire e di svegliarsi tutti i giorni più o meno alla stessa ora;
- favorire il sonno concedendosi pause dedicate al relax e alla “decompressione” un po’ prima del momento di andare a dormire.
Attenzione ai primi freddi autunnali
Il freddo è nemico del cuore, perché lo stimola a irrorare di più il corpo con sangue arterioso per tenerlo caldo, aumentando così la frequenza dei battiti e la pressione sulle pareti venose.
Chi soffre già di pressione alta (ipertensione) deve quindi limitare gli sforzi, specie se prolungati e compiuti senza un adeguato riscaldamento muscolare.
Da evitare l’alcol, perché provoca vasodilatazione, che fa disperdere il calore corporeo.