I NEMICI DEL CUORE: IL DIABETE MELLITO
Il diabete è tra i più formidabili nemici della circolazione, solo che spesso quando viene scoperto ha già creato i suoi danni sulle piccole arterie (microangiopatia) e soprattutto ai vasi più importanti, come le arterie coronarie che irrorano il cuore (macroangiopatia). Per questo il diabete viene oggi considerato un pericolosissimo fattore di rischio cardiovascolare.
LE DUE FACCE DEL DIABETE
Esistono due tipi di diabete, più un terzo che compare in gravidanza.
- Diabete di tipo 1. Si manifesta nei giovani e nei bambini e si sviluppa indipendentemente dal peso corporeo e dall’alimentazione. La malattia viene considerata autoimmune, cioè legata ad un “errore” delle difese immunitarie, che attaccano le cellule del pancreas perché non le riconoscono come facenti parte dell’organismo. Si cura con un’alimentazione controllata e con la somministrazione di insulina.
- Diabete di tipo 2. Che interessa oltre il 95% dei diabetici, compare in età adulta, anche se recentemente con l’aumento dell’obesità infantile sono stati osservati casi anche nei bambini. E’ legato alla presenza del tessuto adiposo che ostacola il corretto impiego dell’insulina da parte del corpo.
Col tempo questo meccanismo deviato porta alla necessità del pancreas di produrre maggiori quantità di insulina e allo sfiancamento della ghiandola. Si cura con la dieta, l’attività fisica regolare, i farmaci antidiabetici per bocca e nei casi più gravi con insulina.
Sane abitudini
Alimentazione, attività fisica e controllo del peso sono le basi della prevenzione e della terapia del diabete di tipo 2, mentre nel diabete di tipo 1 il paziente deve seguire le prescrizioni dello specialista. Ecco, in sintesi, i consigli per chi vuole giocare d’anticipo contro la forma più diffusa di diabete.
- Riportare il peso sotto controllo.
Per chi è in sovrappeso la dieta ipocalorica è fondamentale.
- Passeggiare regolarmente.
Camminando due ore la settimana si riduce quasi del 40% il rischio di morte se già soffri di diabete. L’attività fisica permette di “consumare” energia e tenere meglio sotto controllo il peso, a patto di non esagerare con gli sforzi intensi.
- Ritmo, ritmo.
I 3 pasti quotidiani sono importanti, ed addirittura in qualche caso può essere indicata la merenda per chi è già malato. Il “salto” può affaticare il pancreas nel pasto successivo o far rischiare l’ipoglicemia.
- Più complessi.
Nell’ambito di un’alimentazione equilibrata vanno preferiti i carboidrati a lento assorbimento, specie se contenuti negli alimenti integrali (pane, pasta e riso).
- Meno semplici.
Per lo stesso motivo vanno controllati i dolciumi, lo zucchero da cucina, la frutta, il miele, i cui zuccheri vengono assorbiti in cinque minuti inducendo uno “stress” nella produzione di insulina.
- Più grassi vegetali.
Il diabete tende a far accumulare grassi nel sangue, quindi meglio utilizzare come condimento solo olio extravergine d’oliva e in piccole quantità.
- Accoppiata pericolosa.
Controlla la pressione arteriosa. Avere il diabete e l’ipertensione moltiplica il rischio cardiovascolare ed entrambe le patologie vanne controllate regolarmente.
GLICEMIA SOTTO CONTROLLO
Il diabete è tra i più formidabili nemici della circolazione, solo che spesso quando viene scoperto ha già creato i suoi danni sulle piccole arterie (microangiopatia) e soprattutto ai vasi più importanti, come le arterie coronarie che irrorano il cuore (macroangiopatia). Per questo il diabete viene oggi considerato un pericolosissimo fattore di rischio cardiovascolare.
LE DUE FACCE DEL DIABETE
Esistono due tipi di diabete, più un terzo che compare in gravidanza.
- Diabete di tipo 1. Si manifesta nei giovani e nei bambini e si sviluppa indipendentemente dal peso corporeo e dall’alimentazione. La malattia viene considerata autoimmune, cioè legata ad un “errore” delle difese immunitarie, che attaccano le cellule del pancreas perché non le riconoscono come facenti parte dell’organismo. Si cura con un’alimentazione controllata e con la somministrazione di insulina.
- Diabete di tipo 2. Che interessa oltre il 95% dei diabetici, compare in età adulta, anche se recentemente con l’aumento dell’obesità infantile sono stati osservati casi anche nei bambini. E’ legato alla presenza del tessuto adiposo che ostacola il corretto impiego dell’insulina da parte del corpo.
Col tempo questo meccanismo deviato porta alla necessità del pancreas di produrre maggiori quantità di insulina e allo sfiancamento della ghiandola. Si cura con la dieta, l’attività fisica regolare, i farmaci antidiabetici per bocca e nei casi più gravi con insulina.
Sane abitudini
Alimentazione, attività fisica e controllo del peso sono le basi della prevenzione e della terapia del diabete di tipo 2, mentre nel diabete di tipo 1 il paziente deve seguire le prescrizioni dello specialista. Ecco, in sintesi, i consigli per chi vuole giocare d’anticipo contro la forma più diffusa di diabete.
- Riportare il peso sotto controllo.
Per chi è in sovrappeso la dieta ipocalorica è fondamentale.
- Passeggiare regolarmente.
Camminando due ore la settimana si riduce quasi del 40% il rischio di morte se già soffri di diabete. L’attività fisica permette di “consumare” energia e tenere meglio sotto controllo il peso, a patto di non esagerare con gli sforzi intensi.
- Ritmo, ritmo.
I 3 pasti quotidiani sono importanti, ed addirittura in qualche caso può essere indicata la merenda per chi è già malato. Il “salto” può affaticare il pancreas nel pasto successivo o far rischiare l’ipoglicemia.
- Più complessi.
Nell’ambito di un’alimentazione equilibrata vanno preferiti i carboidrati a lento assorbimento, specie se contenuti negli alimenti integrali (pane, pasta e riso).
- Meno semplici.
Per lo stesso motivo vanno controllati i dolciumi, lo zucchero da cucina, la frutta, il miele, i cui zuccheri vengono assorbiti in cinque minuti inducendo uno “stress” nella produzione di insulina.
- Più grassi vegetali.
Il diabete tende a far accumulare grassi nel sangue, quindi meglio utilizzare come condimento solo olio extravergine d’oliva e in piccole quantità.
- Accoppiata pericolosa.
Controlla la pressione arteriosa. Avere il diabete e l’ipertensione moltiplica il rischio cardiovascolare ed entrambe le patologie vanne controllate regolarmente.
GLICEMIA SOTTO CONTROLLO
Basta un esame del sangue per scoprire se la glicemia è elevata, cioè superiore ai 110 milligrammi per decilitro. Se si è perfettamente sani il test andrebbe fatto ogni tre anni.
Quando si supera la soglia dei 45 anni, invece, il controllo della glicemia andrebbe ripetuto almeno una volta l’anno, soprattutto se si fa parte di un gruppo a rischio, ad esempio familiari diabetici, persone in sovrappeso, ipertesi, persone con elevati grassi e acido urico nel sangue.
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Sabato | 8:00 – 17:00 |
Domenica | urgenze |
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